domenica 21 dicembre 2014

sabato 13 dicembre 2014

Programma il futuro

Il MIUR, in collaborazione con il CINI – Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica, ha avviato il progetto Programma il Futuro  con l’obiettivo di fornire alle scuole una serie di strumenti semplici, divertenti e facilmente accessibili per formare gli studenti ai concetti di base dell'informatica. Leggi la circolare MIUR.
Partendo da un’esperienza di successo avviata negli USA che ha visto nel 2013 la partecipazione di circa 40 milioni di studenti e insegnanti di tutto il mondo, l’Italia è uno dei primi Paesi al mondo a sperimentare l’introduzione strutturale nelle scuole dei concetti di base dell’informatica attraverso la programmazione (coding ), usando strumenti di facile utilizzo e che non richiedono un’abilità avanzata nell’uso del computer.
( I materiali sono reperibile all'indirizzo http://italia.code.org/impara  )

Sul sito si legge:
"Nel mondo odierno i computer sono dovunque e costituiscono un potente strumento di aiuto per le persone. Per essere culturalmente preparato a qualunque lavoro uno studente di adesso vorrà fare da grande è indispensabile quindi una comprensione dei concetti di base dell’informatica. Esattamente com’è accaduto in passato per la matematica, la fisica, la biologia e la chimica.
Il lato scientifico-culturale dell'informatica, definito anche pensiero computazionale, aiuta a sviluppare competenze logiche e capacità di risolvere problemi in modo creativo ed efficiente, qualità che sono importanti per tutti i futuri cittadini. Il modo più semplice e divertente di sviluppare il pensiero computazionale è attraverso la programmazione (coding ) in un contesto di gioco.

 Per questo,  a scuola, abbiamo iniziato il nostro progetto



"L'ora del codice " è stata solo l'inizio di un lavoro che durerà per tutto l'anno scolastico, con l'attività di Robotica educativa, che svolgo regolarmente nelle ore di informatica e non solo da ormai 7 anni. Nel tempo il metodo è andato perfezionandosi, grazie anche al confronto in Rete, con le persone che come me operano all'interno della Rete Robocup jr ( Rete Nazionale per la Robotica Educativa, da qualche anno anche per le scuole del primo settore). Già lo scorso anno avevamo lavorato sul concetto di “programmazione” utilizzando un semplice gioco programmabile come BeeBot.
Ora che i ragazzini della mia classe seconda sono più consapevoli del concetto di programmazione, ho presentato Robot nuovi e ho avviato il lavoro di scoperta dei principali strumenti per la scrittura del codice. Infatti solo dopo aver svolto in classe, alla lim, "Hungry bird", ho ritenuto di poter iniziare la scrittura del codice di programmazione di Scribbler2 
 (Parallax), che prevede una scrittura iconica ad incastro proprio come Scratch.
Poter manipolare il robot, ha permesso agli studenti di vedere concretamente le sue reazioni alla programmazione effettuata. Lavorando per progetti interdisciplinari, in cui la Robotica è parte integrante, è infatti possibile lavorare sempre con oggetti concreti da manipolare (anche nelle altre materie), da smontare e rimontare, per verificare funzionamenti ed eventuali variazioni, così da permettere ai ragazzi 
  • una maggiore appropriazione di concetti, favorita dall'esperienza concreta,
  •  la "visualizzazione"  del reale, nella loro mente,(con conseguente sviluppo della migliore rappresentazione della tridimensionalità degli oggetti, che sempre più spesso manca e fatica a crearsi nei bambini di quersta età, forse anche a causa di una precoce esposizione a immagini su schermo),
  • una modalità di lavoro per prove ed errori, che valorizza lo "sbaglio" per avvicinarsi sempre più alla soluzione migliore,
  • la possibilità di trovare sostegno nel gruppo di lavoro.
Per ora “l'ora del codice” si è svolta con un massimo di 8 righe di codice per ogni gruppo, programmando il movimento in avanti del robot, da un punto di partenza ad uno di arrivo.